Posted by David on December 31, 1969 under Bulletin Articles
Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! Infatti, chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere (Isaia 40:13-14)? O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio (Giobbe 41:11)? Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.(Romani 11:33-36)
La saggezza umana non può comprendere la profondità della sapienza di Dio, neanche un cristiano può farlo. Gli uomini possono dipendere dalle vie di Dio, ma non possono capirle.
Un uomo o una donna che affermi di comprendere Dio, inganna se stesso/a e di conseguenza gli altri. I farisei erano convinti d’aver capito Dio.
Erano esperti delle scritture (Matteo 23:2,3). Avevano enorme fiducia nella loro intelligenza e conoscenza, e credevano molto nel loro sistema religioso e nelle proprie tradizioni.
Erano così certi d’aver compreso le intenzioni e la volontà di Dio che si permisero di contraddire, castigare, ridicolizzare e cospirare contro Gesù.
Gesù era Dio fatto carne (Giovanni 1:1-5) Se loro erano così esperti nella conoscenza come hanno potuto fallire, nel non riconoscere Dio in carne?
Se erano così conoscitori delle scritture, come hanno potuto fallire nel non riconoscere il Creatore fatto carne?
Se loro avevano conoscenza accurata dei modi di Dio, come hanno potuto fallire nel non riconoscere la mano di Dio, negli insegnamenti e nelle opere di Gesù?
Sorprendentemente, incoraggiarono la morte del figlio di Dio perché erano sicuri di conoscere Dio. Io lo trovo spaventoso e voi? Quanto è grande il Dio che ci ha mandato Gesù?
Grande abbastanza per salvarci con la Sua misericordia, grande abbastanza da sostenerci con la Sua grazia, grande abbastanza da usare il sangue di Gesù per redimerci dai peccati.
Così grande da santificarci nella morte di Gesù, da giustificarci nel sacrificio di Gesù, grande abbastanza da essere sordo di fronte alle accuse mossaci da Satana.
Grande abbastanza per distruggere la nostra colpa. Grande abbastanza da darci la pace in Cristo.
E perché forse comprendiamo la Sua sapienza e conoscenza?
No, è solo perché gli crediamo!
Posted by David on under Bulletin Articles
Un ufficiale dell’esercito romano, incontrò Gesù al suo arrivo a Capernaum (Matteo 8:5-13). L’ufficiale aveva un servo paralizzato che soffriva tanto, e chiese a Gesù di guarirlo. Gesù era d’accordo ad andare da lui per sanarlo. L’ufficiale disse: “No” non venire perché sono indegno di farti entrare a casa mia, tutto quello di cui hai bisogno è di dire una parola e il mio servitore sarà guarito. So cosa significa avere autorità, quando io comando ad uno dei miei soldati di far qualcosa egli lo fa.”
Quest’ufficiale era incredibile, non era un giudeo, e non aveva avuto i vantaggi di chi passava la vita nella sinagoga. Era improbabile che lui conoscesse l’interazione di Dio con Israele attraverso i secoli, eppure riconosceva potere e autorità quando li vedeva. Vide i miracoli che faceva Gesù per quelli che erano, e li accettò come tali. Molti Giudei, Farisei e Sadducei non credevano a quello che vedevano con i loro occhi.
A quest’ufficiale stava a cuore il suo servitore, gli dispiaceva che fosse paralizzato, che soffrisse. _Quanto gli stava a cuore?_ Lui era un soldato odiato per quel che faceva, per la sua posizione di forza e per quello che rappresentava, eppure osò fare una richiesta ad un ebreo, non lo minacciò, né comandò o gli ordinò di far qualcosa. Rischiò di rendersi ridicolo, d’esser rigettato o disprezzato per prendersi cura del suo servitore.
Questo soldato era veramente umile. Gli ufficiali romani non erano conosciuti per la loro umiltà. Quest’uomo non solo riconobbe potere e autorità quando li vide, ma capì subito che posizione prendere. Non so quale identità egli attribuì a Gesù, ma so cosa pensò di Lui, nonostante l’ufficiale poteva comandare cento soldati, sapeva che Gesù gli era infinitamente superiore. _Quanto?_ Lui credeva che la sua casa non fosse degna d’ospitarlo, vera umiltà (non falsa modestia!)
Quest’ufficiale era un uomo con un’incredibile fede. Lui credeva che la guarigione del suo servitore non dipendesse dalla presenza di Gesù o dal fatto che gli parlasse o lo toccasse. Sapeva che sarebbe bastato soltanto un comando, una parola, era sicuro che se Lui lo avesse detto, una volta tornato a casa avrebbe trovato il servo guarito.
Gesù non aveva mai trovato tanta fede in un Israelita, neanche in Pietro, Giacomo e Giovanni che pure hanno lasciato tutto per seguirlo.
Mi piacerebbe che Gesù guardasse noi esclamando: “Wow quanta fiducia che hanno in me! Non ho mai trovato tanta fede negli USA! (in Italia N.d.R.).” _Perché mi piacerebbe?_ forse per essere superiori? No, mi piacerebbe che noi fossimo così umili, fedeli e premurosi.